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Da varsavia a Dublino lungo il viale dei silenzi

Roberto è un giovane scrittore fiorentino provato da una serie di difficoltà: il suo matrimonio è naufragato, suo padre è scomparso senza lasciare traccia ormai da quattro anni e sua madre, una donna enigmatica e scostante, si rifiuta di parlarne e si è rifugiata nella casa al mare.

Roberto lascia Firenze, città che a questo punto detesta, e si trasferisce a Varsavia con due obiettivi: cercare il padre, un uomo che per lavoro aveva agganci e conoscenze in Polonia, e finire un romanzo che sta scrivendo.

Comincia così un pellegrinaggio che lo porterà da Varsavia a Berlino e a Dublino, fino nel lontano  Donegal.

Si tratta di una vera e propria inchiesta, che lo porterà a formulare varie ipotesi riguardo alla sparizione del padre, ma anche di un viaggio interiore, nel corso del quale il giovane imparerà a conoscere meglio se stesso e ad affrontare alcuni nodi irrisolti.

Giovanni Agnoloni ci regala un romanzo dal ritmo non serratissimo, capace tuttavia di tenere avvinto il lettore, che desidera arrivare, insieme al protagonista, alla scoperta della verità, che come ogni verità umana si presenta fragile e sfaccettata.

Nello stesso tempo scava nella psicologia dei personaggi con grande sensibilità, aiutato da una lingua molto curata, semplice e ricercata al tempo stesso, ricca di immagini e metafore suggestive.

Giovanni Agnoloni, Il Viale dei silenzi, Arkadia editore

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