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Le carte del vasari e un’altra Chimera

La Chimera di Vasari di Mauro Caneschi (Arkadia editore) è un romanzo che ha tutti gli ingredienti giusti per intrattenere piacevolmente il lettore. Tre protagonisti giovani e belli, manoscritti da decifrare e rovelli da risolvere, un’opera d’arte di inestimabile valore da disseppellire… Ma andiamo con ordine.

I fratelli Marco e Dario stanno passando una tranquilla serata, nella loro casa sul lago di Garda, in compagnia di Sonia, la fidanzata di Dario, quando il cellulare della ragazza squilla: suo padre, il professor Anteo Baldesi, docente universitario e appassionato studioso del Vasari, è scomparso.

Inizia così l’avventura dei tre giovani, che si ritrovano coinvolti nella caccia ai rapitori e nella ricerca di un reperto straordinario: un grande manufatto etrusco, sepolto da secoli fuori dalle mura di Arezzo, poco lontano dal luogo del ritrovamento della celebre Chimera. L’esistenza di questo secondo bronzo è stata scoperta dal professor Baldesi studiando le carte vasariane, tra le quali si troverebbe anche un rovello, una sorta di indovinello che ne permetterebbe il ritrovamento…

Qualcuno però è venuto a conoscenza del segreto del professore: certi criminali improvvisati che sperano di accaparrarsi la preziosa scultura. 

La vicenda si snoda tra appostamenti notturni, ricerche in archivio e sul campo, interpretazione di antiche carte, in un susseguirsi di avventure a ritmo incalzante. Inutile dire chi avrà la meglio tra i rapitori e i nostri investigatori dilettanti, tanto più che al loro fianco c’è Lucia…

Chi è Lucia? Be’, mettiamola così: ha le sembianze di una bella ragazza, cambia look con disinvoltura, compare sempre al momento giusto e ha una grande intelligenza… artificiale!

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